Silvia Jauch

Bei momenti in un periodo turbolento

Mi chiamo Silvia Meier e sono la nuova ambasciatrice del marchio Beldona. Vorrei parlarvi di me, ma nelle ultime settimane la mia vita è cambiata radicalmente, per cui faccio fatica a trovare un filo conduttore. In altre circostanze vi racconterei che sono una blogger, che ho una figlia di otto anni e che mi piace passare il mio tempo libero a contatto con la natura, che mi regala sempre nuove idee per i miei articoli. Ma in un momento in cui la realtà sembra un lontano ricordo, preferisco raccontarvi come sto trascorrendo queste giornate alquanto strane. Penso che siamo tutti più o meno nella stessa situazione: le nostre routine quotidiane hanno lasciato il posto a uno stile di vita che non abbiamo scelto e al quale dobbiamo innanzitutto abituarci.

Bei momenti in un periodo turbolento
Silvia Jauch
05.06.20
CERTO, IO FACCIO ANCORA LA BLOGGER, MA DA UN GIORNO ALL’ALTRO MI SONO REINVENTATA COME MAESTRA, ESPERTA IN GESTIONE DELLE CRISI E PANTOFOLAIA.


Sono una di «quelle persone» che devono rimanere a casa, e sto facendo molta fatica. Nonostante i miei reumatismi e la terapia immunosoppressiva, fino a tre settimane fa trascorrevo più tempo possibile all’aperto. A causa della mia malattia sono costretta stare spesso a letto e devo essere molto paziente, cosa che non sono affatto. Il mio corpo mi ubbidisce raramente, per cui sono abituata a vivere appieno ogni momento bello, visto che ho già passato troppo tempo della mia vita distesa. Mi sono trasformata, per così dire, in una collezionista di bei momenti. Le giornate più complicate le trascorro invece mettendomi il rossetto e indossando eleganti capi da casa, perché non voglio dimenticare le sensazioni più belle quando sono costretta tra le mura domestiche. E nei momenti «buoni» non mi pongo alcun limite, dall’escursione in montagna alla vacanza con lo snorkeling. Realizzo tutto il possibile. E l’impossibile? Beh, almeno posso dire di averci provato. Non rinuncio a nessun momento bello. Ma tre settimane fa la mia vita è cambiata radicalmente, quindi sapete già dove andrà a parare il mio articolo... 

Silvia Jauch
Silvia Kamel
Silvia Hund
REALIZZO TUTTO IL POSSIBILE. E L’IMPOSSIBILE? BEH, ALMENO POSSO DIRE DI AVERCI PROVATO. NON RINUNCIO A NESSUN MOMENTO BELLO. MA TRE SETTIMANE FA LA MIA VITA È CAMBIATA RADICALMENTE..


Certo, io faccio ancora la blogger, ma da un giorno all’altro mi sono reinventata come maestra, esperta in gestione delle crisi e pantofolaia. Prima trascorrevo le mie giornate lavorando tranquillamente da casa e facevo lunghe passeggiate nella solitudine del bosco insieme al mio cane. Quella che vi presento oggi è invece la nuova versione della mia vita, che spero sia solo passeggera. Ho 37 anni, soffro di reumatismi ed educo mia figlia a casa. Ora scrivo i miei articoli nei momenti e nei luoghi più improbabili, circondata da mille chincaglierie, lavoretti di bricolage e quaderni dei compiti. La metamorfosi da una blogger con una vita tranquilla e regolata in un’esperta in gestione delle crisi in isolamento è iniziata circa tre settimane fa, quando la scuola di mia figlia ha chiuso. Sono una paziente a rischio a causa della mia terapia immunosoppressiva contro i reumatismi, e mi sono ritrovata a prendere delle decisioni che hanno stravolto la nostra vita. Mi sveglio ogni giorno pensando che non c’è più nulla di normale nelle nostre esistenze.


Sento un rumore provenire dalle scale: sono due piedini e quattro zampe che scendono a basso e si dirigono in cucina. La giornata ha inizio. Apro gli occhi e mi giro verso Sam, mio marito, e mi accorgo subito che non sta suonando nessuna sveglia. Adesso le nostre giornate cominciano quando mia figlia si alza. In effetti è una bella sensazione, quella di vivere secondo ritmi più naturali e meno stressanti. Eppure, era appena il primo giorno a casa e già non mi sentivo non la coscienza a posto: come potevo godermi la tranquillità in un momento così tragico?

All’inizio mi mettevo sempre la sveglia la sera, mi alzavo alle 7, facevo subito la doccia, mi vestivo come affrontassi una giornata normale, spinta dalla motivazione di non farmi prendere dalla pigrizia durante la nostra quarantena. Quindi passavo ad accendere il computer, mentre si sentiva il profumo del caffè appena fatto e mia figlia era già alle prese con i compiti della giornata.


Ma la vita non segue mai un tracciato predefinito, e nei momenti eccezionali dobbiamo adattarci alle nuove circostanze, non viceversa. Mi sono resa subito conto che un programma rigido non era compatibile con la nostra nuova quotidianità, in quanto era impossibile separare i momenti di lavoro e di studio da quelli di riposo e relax. E più cercavo di mantenere le vecchie abitudini, più l’agitazione in casa cresceva. Alla fine eravamo tutti esausti perché non riuscivamo a portare a termine quello che ci eravamo prefissati, né a prenderci un momento di pausa. Allora un paio di giorni fa ho deciso di mettere da parte i miei rimorsi di coscienza insieme ai vestiti «normali» e a metà giornata mi sono infilata la mia vestaglia blu scuro di Beldona, facendo di questo gesto un rito.


Il tessuto e il pizzo ondulato si sono appoggiati sulla mia pelle come una carezza liscia e fresca, regalandomi una sensazione di calma e serenità. All’improvviso non ero più un’esperta in gestione delle crisi, ma semplicemente me stessa. Mentre la vasca di riempiva di acqua tiepida e schiuma rosa, mi è venuto in mente che Beldona ha chiamato la splendida vestaglia Fara come un’isoletta disabitata della Scozia. Adesso il bagno caldo e la vestaglia sono diventati il mio rito: un’isola che mi accoglie con tranquillità ed eleganza.

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Silvia Jauch 21.05.22

Maternità

Il testo completo su questo argomento era già pronto, ma l’ho appena cancellato. Ciò che avevo scritto era anche buono, ma proprio in questo momento stanno affiorando in me delle sensazioni molto più adeguate al tema e che mi piacerebbe condividere con voi. A onor del vero, buttare giù queste righe non è stata impresa facile, almeno per me.

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Silvia Jauch 24.03.22

Empowerment by Silvia Jauch

Empowerment come progetto creativo: vi invito a mandarci le vostre dichiarazioni e citazioni sul tema dell’empowerment. Dovrebbero essere brevi e impertinenti, identificarvi e sbalordirmi. 😊. La citazione migliore sarà pubblicata sui canali di social media di Beldona e il vincitore/la vincitrice riceverà anche una piccola sorpresa...

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Silvia Jauch 23.02.22

40 anni, e allora?

Mi piace essere donna, con tutto ciò che comporta. Allo stesso tempo, però, non è facile. Credo che nessun altro argomento sia tanto interessato da stereotipi come l’essere donna, e l’ho notato soprattutto negli ultimi anni. Nata negli anni ’80, sono diventata adolescente negli anni ’90 e cresciuta insieme alle canzoni di Britney Spears, ai consigli del team del Dr. Sommer della rivista Bravo e all’enorme pressione su come sarei dovuta essere da donna...

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Silvia Jauch 11.02.22

La risposta parla francese

Quanta schiettezza priva di freni serve per farmi arrossire? Non molta, o comunque molta meno di quella che credevo. Si prende una focosa terapista sessuale con un ritmo nel sangue mai visto, si aggiungono un paio di forti respiri di pancia e si corona il tutto con un fervore che non avevo mai sperimentato con nessuno specialista di educazione sessuale. Ora vi auguro buon divertimento nella lettura...

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Silvia Jauch 29.10.21

Nuove esigenze

Sono certa che tutte noi ci ricordiamo dei tempi in cui esistevano forse non più di tre modelli diversi di reggiseno e nessuno di questi si adattava alla perfezione. Così si acquistava il capo, nella speranza che fosse ancora disponibile nella taglia giusta, e tutto il resto veniva letteralmente messo da parte.

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Silvia Jauch 24.08.21

Come la fenice dalle proprie ceneri

La vita però ha una grande peculiarità: spesso ci insegna che non possiamo sempre viverla come ci piacerebbe e come crediamo sia possibile...

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Silvia Jauch 08.05.21

Le zebre sono acqua passata

Si muovono con goffaggine e si portano sempre dietro il loro doudou. Ti ritrovi a guardare tua figlia e a pensare che passerà un’eternità prima che diventi grande. Eppure in un batter d’occhio ti trovi davanti una figura ibrida, né carne né pesce, con l’apparecchio ai denti, il cellulare in mano e un infinito e snervante repertorio di occhi alzati al cielo...

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Sii un po' più femminile

Care amiche, vi auguro una meravigliosa Giornata internazionale della donna e vi riporto un esempio per parlarne con voi. So che riguardo alla Giornata internazionale della donna ci sono migliaia di altri argomenti più importanti rispetto a quello che ho scelto. Le donne, infatti, hanno sempre dovuto lottare per ottenere quasi tutti i diritti fondamentali.

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Silvia Jauch 11.02.21

Due corpi diventano un tutt’uno

E che cosa c’è di più erotico che essere la donna che vogliamo mentre due corpi diventano un tutt’uno nell’atto dell’amore?

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Stay@home

Adoro le serate in cui guardare film: non c’è niente di meglio che accoccolarsi sul divano fra le coperte e sgranocchiare biscotti extra-large. Avete capito quali intendo? Quelli al burro che si sbriciolano, grandi come il palmo della mano e con le scaglie di cioccolato dentro...

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Silvia Jauch 08.10.20

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Silvia Jauch 26.05.20

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Staycation? Fino a poco tempo la consideravo un’alternativa poco allettante alle classiche vacanze. Ma nelle ultime settimane ho dovuto prenderla in considerazione, vista la situazione attuale. Con i nostri passaporti in fondo a un cassetto e le vacanze di primavera alle porte era giunto il momento di guardare in faccia la realtà.