Karina Berger

Maternità

Quando si parla di maternità, improvvisamente tutti dicono la propria: familiari e amici, ma anche perfetti sconosciuti. Tutti hanno un’opinione su come debbano comportarsi le madri. Con questo BELDONA TALK restituiamo la maternità alle sue legittime proprietarie, cioè alle donne e alle loro decisioni personali. Karina Berger (53 anni) sta con suo marito Thomas da 29 anni e ha due figlie, Noemi (27 anni) e Shenay (14 anni). Lavora come event manager. Con Karina parliamo dell’essere madre, dell’amore materno e della festa della mamma.

Maternità
Karina Berger
26.04.22

Cos’è per te l’amore materno? 

Per me è l’unica forma di amore incondizionato. Dà una sensazione molto intensa e bella, che però non ho avuto fin dalla nascita delle mie figlie: si è sviluppata giorno dopo giorno. Nel frattempo, soprattutto durante la pazza fase della pubertà, ogni tanto mi sono anche disinnamorata un po’ delle mie figlie. Penso che sia nell’ordine delle cose perché sono destinate ad andare via di casa e a tagliare il cordone ombelicale.


Quando ti senti assolutamente felice in quanto madre?

Ci sono diversi tipi di felicità. Sono felice ad esempio quando una delle mie figlie mi abbraccia e mi dice: «Ti voglio bene, mamma». La sensazione di essere apprezzata per quello che do loro, per tutto quello che rendo possibile per loro. Ma un altro tipo di felicità è l’orgoglio che provo quando vedo una delle mie figlie esibirsi o essere molto sociale e leale con gli altri.


Quando invece vorresti sprofondare come madre?

Ci sono diversi momenti. (ride) Ad esempio se a mio avviso si comportano in modo indecente in pubblico, se facessero qualcosa che non condivido dal punto di vista etico o se semplicemente si comportano così male da diventare insopportabili. «Sprofondare» forse non è l’espressione più adatta, ma ci sono momenti in cui vorrei chiudere la porta e non vederle né parlare con loro.


Come madri ci si lascia influenzare dagli altri? 

Non so se «lasciarsi influenzare» sia l’espressione giusta. A me piace ricevere consigli. Spesso mi confronto con le mie amiche e con mio marito quando voglio sentire la loro opinione su un argomento o capire se ho avuto una reazione eccessiva. Non sono una persona che si lascia influenzare molto dagli altri. Ma i consigli possono essere molto utili e d’ispirazione.



Una madre dovrebbe pensare al bene dei figli e non a ciò che vogliono. Tu ci riesci sempre? 

Spesso mi dicono che sono molto severa, il che a volte viene confuso con l’essere fermi. Abbiamo regole e limiti in famiglia e voglio che vengano rispettati. Quando questo non avviene ci sono determinate conseguenze che non sempre piacciono alle mie figlie. Quando la più giovane ad esempio vuole rimanere sveglia fino a mezzanotte durante la settimana anche se deve alzarsi presto la mattina dopo, decido io andando contro la sua volontà, cosa che ovviamente per lei è del tutto sbagliata e che mi rende la madre peggiore del mondo. I figli non possono prendere decisioni di questo tipo perché vivono nel qui e ora, non hanno esperienza e non sono ancora in grado di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.

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La società è pronta per la concomitanza di maternità e carriera?

Sicuramente sono cambiate tante cose e la società oggi è più liberale e aperta, ma c’è ancora un grande margine di miglioramento. Basta considerare la questione delle strutture per la custodia dei bambini, che non è ancora stata risolta in modo ottimale. Le scuole dell’infanzia sono orientate ai genitori con un classico lavoro «dalle 9 alle 17». Non appena servono orari più flessibili, una madre deve organizzarsi in altro modo e trovare soluzioni alternative. Inoltre, le scuole dell’infanzia in Svizzera sono carissime. Per alcune mamme non vale la pena andare a lavorare per poi destinare una parte sostanziosa del proprio stipendio alla scuola. Qui lo Stato dovrebbe intervenire in modo più attivo e fornire un supporto maggiore.


Le donne hanno molti ruoli diversi. Quando ti senti completa come donna e un po’ meno mamma?

In realtà mi sento sempre «completamente donna» (ride). No, capisco cosa intendi. Quando ad esempio esco o vado in vacanza con Melanie, quelli sono momenti che mi prendo per me. Questi brevi time out sono fondamentali, non solo per me, ma anche per il mio partner. Credo che anche questo sia uno dei motivi per cui io e mio marito stiamo insieme da così tanto tempo. Vivi e lascia vivere. Non siamo solo genitori e una coppia, ma anche individui che devono godersi la propria libertà. Perché se io sono felice, automaticamente lo sono anche con la mia famiglia. E vale anche l’opposto: quando siamo frustrati, di solito ci sfoghiamo con le persone più vicine a noi.


Anche i bambini crescono. Cosa si desidera per i propri figli quando lasceranno il nido? 

Da un lato, che abbiano imparato a camminare con le proprie gambe sia dal punto di vista finanziario che mentale, che siano felici, che non debbano affrontare troppe sofferenze e che abbiano successo in ciò che amano fare. A loro si augura solo il meglio. È esattamente quello che si fa per quasi vent’anni: li si prepara per la vita. Vorrei anche che si guardassero indietro e pensassero: «Ho avuto un’infanzia bellissima».


Pensi che la lingerie migliori la tua autostima? 

Se mi fa stare bene con il mio corpo, certo. Però deve assolutamente essere comoda. Mi piace la lingerie perché impreziosisce e accentua le forme esaltando la femminilità


Hai la sensazione che la lingerie sia un po’ come un superpotere? 

La lingerie elegante mi fa sentire bene. Anche adesso, se dovessi spogliarmi davanti a qualcuno togliendo tutto tranne la lingerie, mi sentirei forte e sicura di me (ride). Stamattina sono passata davanti a mio marito in biancheria intima e ha detto qualcosa tipo: «Che bella». Se mio marito vedendomi con quella lingerie reagisce ancora così dopo quasi trent’anni, evidentemente sono sensuale.


Cosa vorresti dire alle mamme e alle future mamme là fuori? 

Diventare madre ed essere madre sono due cose diverse. Nel primo caso c’è una nuova vita che cresce nel grembo e poi arriva la nascita. Ma essere madre significa molto di più. Credo che non bisogni pretendere troppo da se stesse perché non esiste la mamma perfetta, anche se la società spesso insiste sull’immagine della madre modello. Ogni madre deve affrontare diverse situazioni nella vita, tutte assolutamente personali e che dipendono da molti fattori. La cosa migliore è semplicemente costruire il percorso della maternità un passo alla volta.

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