Yvonne Waldraff

Pensare positivo

Yvonne «Yvi» Waldraff da vent’anni è terapeuta e aiuta le persone a ritrovare la propria forza e ad arrivare all’autoguarigione. Nell’intervista spiega quanto sia importante essere se stessi e seguire il cuore. Non è per niente facile, soprattutto perché ci sentiamo sempre osservati dalla società: tutto quello che facciamo viene giudicato in qualche modo, facendoci preoccupare (troppo) di ciò che gli altri pensano di noi. Yvi consiglia di liberarsi dentro e non lasciarsi influenzare dall’esterno.

Pensare positivo
Yvonne Waldraff
24.02.22

Ciao Yvonne, puoi presentarti brevemente?

Mi chiamo Yvonne, ma quasi tutti mi chiamano Yvi, da vent’anni sono terapista e accompagno le persone nel loro percorso per ritrovare la propria forza interiore e arrivare all’autoguarigione. Più di dieci anni fa ho fondato il mio centro dedicato alla coscienza e alla guarigione chiamato «Silent Power», che è anche un po’ il mio motto. Silent Power: la forza sta nella calma. Aiuto le persone a ritrovare la forza e mostro loro come liberarsi da vecchi schemi e modelli in modo che possano tornare a sentire il loro «Silent Power interiore».


Come funziona? Come si svolge una seduta con te?

Combino tutto il mio tesoro di strumenti in un pot-pourri. Cerco di capire i bisogni individuali di ogni singolo cliente, poi apro il mio scrigno della calma interiore e progetto il trattamento terapeutico, che spazia da pratiche di guarigione sciamanica e guarigione energetica a meditazione, ayurveda, ipnosi e channelling. Una delle mie specialità è un trattamento che ho sviluppato io stessa basandomi sulle tecniche dell’aura: la codifica degli impulsi cardiaci, una specie di riprogrammazione delle cellule. Si tratta di capire quali schemi e modelli sono ancora memorizzati nelle cellule per poi cancellarli a livello cellulare. La maggior parte dei modelli si forma nella fase prenatale, quando siamo nel grembo materno. Ripercorrendo questo stadio per riconoscere e liberarsi degli schemi all’origine, può avvenire una guarigione duratura qui e ora. È un viaggio molto intenso e trasformativo verso se stessi.


Descriveresti quello che fai come la passione della tua vita?

Sì, amo accompagnare le persone e aiutarle, mi gratifica moltissimo. Io stessa ho subito molti duri colpi, incidenti e malattie, quindi so cosa vuol dire dover affrontare periodi bui. Avendolo provato sulla mia pelle, in un certo senso riesco a capire meglio i clienti e ad aiutarli nel loro percorso.


Cosa significa per te l’aiuto che puoi dare alle persone?

Per me poter accompagnare le persone è un grande dono. Già da adolescente ero sempre pronta ad aiutare i miei amici e li sostenevo già molto prima di sapere che un giorno sarei diventata una terapeuta. Ogni persona è diversa e ogni seduta è diversa. Anche per me è sempre emozionante rendermi conto del fatto che tanti problemi che si manifestano solo anni dopo hanno origine nella fase prenatale. Quando con le persone torno alla loro fase prenatale e capisco che la problematica è nata davvero così presto, è sempre una grande scoperta. Sì, amo la mia vocazione e la coltivo con tanta gioia, mi gratifica molto.

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Pensi che le persone vengano al mondo con una missione nella vita?

Assolutamente sì. Sono dell’idea che ogni persona venga al mondo con una vocazione, con un dono molto speciale. Al di là dei condizionamenti che la società ci impone, è importante che ogni persona riconosca e conosca la sua vocazione: «Perché sono qui? Quali sono i miei talenti? Per che cosa batte il mio cuore e quando mi brillano gli occhi?».


Conosci Melanie. Che cosa ti piace di lei?

Melanie è semplicemente fantastica. Non si lascia costringere in uno schema, è piena di spirito ed energia e ha un modo di fare autentico che ammiro molto. In quanto terapeuta ho potuto anche conoscere il suo lato vulnerabile. La ammiro perché ha intrapreso questo percorso, ha accettato la vulnerabilità ed è stata disposta ad avviare una riflessione e un’analisi profonde. Questo le ha permesso di esprimere molto di più la sua bellezza interiore. Per me rimane comunque la più bella!


Vuoi condividere qualcos’altro con noi, magari un mantra di vita?

Sì, vorrei raccomandare vivamente a tutti di farsi sempre valere e di non farsi costringere a diventare qualcuno che non si è, rimanendo sempre fedeli a se stessi. Bisogna ascoltare la propria voce interiore, il proprio cuore, seguirne i richiami e avere il coraggio di non mollare nonostante il percorso sia pieno di ostacoli.


Quindi a contare e ad avere ragione è spesso l’istinto?

Sì, capita spesso di avere una sensazione, ma poi si fa tutt’altro. Penso che in generale sia importante dare più retta all’istinto, alla propria voce interiore, e non lasciarsi influenzare dall’esterno, ma fare ciò che ci rende veramente felici.


Quali prodotti di Beldona ti si addicono di più?

I soffici capi loungewear in tessuti morbidi e raffinati, che donano una sensazione piacevole a contatto con la pelle. Quando sono a casa, adoro sedermi davanti al camino con i miei cani e leggere qualcosa o meditare.


Cos’è per te la libertà?

Durante ogni seduta chiedo ai miei clienti cosa desidererebbero se avessero una bacchetta magica. Quando lo chiedevano a me, io rispondevo: per me non c’è niente di più bello di essere liberi dentro. Liberi dai modelli e dagli schemi che impediscono di trovare la propria forza, sentire il proprio cuore e riconoscere la propria vera essenza. Questo era il mio obiettivo e lo voglio trasmettere anche ai miei clienti in modo che possano liberarsi e trovare la pace interiore, indipendentemente da quello che succede all’esterno. Per me la libertà è questa e trovo che sia estremamente importante al giorno d’oggi.

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