Staycation? Fino a poco tempo la consideravo un’alternativa poco allettante alle classiche vacanze. Ma nelle ultime settimane ho dovuto prenderla in considerazione, vista la situazione attuale. Con i nostri passaporti in fondo a un cassetto e le vacanze di primavera alle porte era giunto il momento di guardare in faccia la realtà. L’alternativa sarebbe stata trascorrere le vacanze con la luna storta, avere per casa una figlia ingestibile e riprendere il lavoro con meno energia di prima. Eppure pensavo: “Fare le cose che faccio comunque ogni giorno e dover fingere che siano divertenti, rilassanti o, ancora peggio, al passo con i tempi che stiamo vivendo?” Penso che riusciate a immaginarvi la mia espressione... Mi vedevo già a stendere il bucato sotto il sole che spaccava le pietre. A quel punto ho deciso di prendere il toro per le corna, visto che la nostra staycation stava per cominciare.
A QUEL PUNTO HO CAPITO CHE LA STAYCATION NON È UN TIPO DI VACANZA, BENSÌ UN MODO DI RITROVARE LE COSE ESSENZIALI DELLA VITA. SI TRATTA DI VIVERE IL MOMENTO SENZA TROPPE COSE INTORNO, E DI ESSERE GRATI PER CIÒ CHE SI HA.
Le cose sono andate il così. Il primissimo giorno delle nostre vacanze domestiche una conoscente mi ha portato un cesto pieno di germogli freschi di abete. Una “merce” per così dire molto rara, visto che è vietato raccoglierli, quindi si può solo sperare di averli in dono da una persona che ha un abete in giardino. E poi ci si può preparare un miele prodigioso. Mi è bastato annusare gli aghi verde chiaro perché mi tornasse in mente mia nonna nella sua piccola cucina avvolta nel vapore, davanti ai pentoloni che borbottavano allegri. Quel giorno faceva davvero caldo e nonostante la porta della cucina fosse aperta sul giardino continuavo a sudare. E a pensare alle vacanze al mare che avevamo cancellato, venticello compreso... A quel punto ho avuto un’illuminazione e sono corsa di sopra ridacchiando. Ho buttato in un angolo la T-shirt sudata e ho infilato il mio bikini preferito, insieme a un paio di pantaloncini. Quindi mi sono rimessa ai fornelli e ho continuato a cucinare di gusto il miele.
MI È BASTATO ANNUSARE GLI AGHI VERDE CHIARO PERCHÉ MI TORNASSE IN MENTE MIA NONNA NELLA SUA PICCOLA CUCINA AVVOLTA NEL VAPORE, DAVANTI AI PENTOLONI CHE BORBOTTAVANO ALLEGRI.
Poi si è aggiunta mia figlia, ed ecco che i primi tre giorni delle nostre vacanze sono trascorsi sfoggiando i nostri look più belli per la spiaggia, con il dolce profumo del miele a riempire la nostra casa di ricordi. Intanto la colonnina di mercurio continuava a salire, così abbiamo preparato una borsa e inforcato la bicicletta per fare un salto al fiume. Per strada abbiamo scoperto un sambuco dalle splendide ombrelle in fiore. In realtà la pianta era molto in anticipo, sembrava che volesse mettere in mostra il suo abito più bello, del resto riuscendoci benissimo. Ci siamo subito fermate per iniziare a raccogliere i fiori.
E le nostre vacanze sono proseguite così, con i nostri bikini colorati, le giornate tranquille e il profumo dell’estate. Abbiamo lavorato nel nostro piccolo giardino, cucinato i nostri piatti preferiti, cucito nuove gonne estive, vivendo alla giornata senza guardare troppo l’orologio.
Tre giorni dopo ho preso un canovaccio con una fantasia a fragole e insieme a mia figlia abbiamo iniziato a strizzarlo per spremere fino all’ultimo goccio dello sciroppo delle ombrelle. Ed è stato in quel momento che l’ho vista: una piccola etichetta cucita in un angolo del canovaccio con alcune lettere ricamate. Ho srotolato il lino profumato e ho ritrovato il nome di mia nonna, piccolo ma pieno di significato. È stato come un segno, e le cose sono andate a posto da sole. Il canovaccio era stato in cucina con noi tutta la settimana per preparare ogni sorta di delizia, ma solo dopo aver chiuso l’ultimo barattolo di marmellata ci ha mostrato il suo autentico valore.
A quel punto ho capito che la staycation non è un tipo di vacanza, bensì un modo di ritrovare le cose essenziali della vita. Si tratta di vivere il momento senza troppe cose intorno, e di essere grati per ciò che si ha. Nel momento in cui sparisce ogni tipo di distrazione abbiamo il tempo e gli spazi per ritrovare l’essenza della vita, quella che si percepisce vivendo nel presente. Per noi questa essenza ha il profumo straordinario del sambuco, da gustare freddo sulla nostra terrazza, accompagnato da un vestito leggero e da un senso di appagamento totale.
È STATO COME UN SEGNO, E LE COSE SONO ANDATE A POSTO DA SOLE. IL CANOVACCIO ERA STATO IN CUCINA CON NOI TUTTA LA SETTIMANA PER PREPARARE OGNI SORTA DI DELIZIA, MA SOLO DOPO AVER CHIUSO L’ULTIMO BARATTOLO DI MARMELLATA CI HA MOSTRATO IL SUO AUTENTICO VALORE.
Buongiorno care lettrici, mi chiamo Silvia Meier e sono la nuova ambasciatrice del marchio Beldona. Vorrei parlarvi di me, ma nelle ultime settimane la mia vita è cambiata radicalmente, per cui faccio fatica a trovare un filo conduttore.
Ho il viso gonfio a causa dei farmaci e sono sfinita. Le mie gambe dovrebbero avere un aspetto tonico e invece me le sento molli come una gomma consumata. E poi la pancia: non avrei mai pensato che potessero formarsi così tante pieghe e che mi avrebbe provocato tanto disgusto.
Per me il Natale è sempre stato una piccola sfida: aspettative, regali e buon umore dovevano palesarsi all’istante dopo lo stress dei primi 24 giorni di dicembre. E, non appena le giornate natalizie volgevano al termine, indossavo nuovamente gli indumenti sportivi che nel frattempo erano diventati strettini, pianificando il Capodanno...
Adoro le serate in cui guardare film: non c’è niente di meglio che accoccolarsi sul divano fra le coperte e sgranocchiare biscotti extra-large. Avete capito quali intendo? Quelli al burro che si sbriciolano, grandi come il palmo della mano e con le scaglie di cioccolato dentro...
E che cosa c’è di più erotico che essere la donna che vogliamo mentre due corpi diventano un tutt’uno nell’atto dell’amore?
Care amiche, vi auguro una meravigliosa Giornata internazionale della donna e vi riporto un esempio per parlarne con voi. So che riguardo alla Giornata internazionale della donna ci sono migliaia di altri argomenti più importanti rispetto a quello che ho scelto. Le donne, infatti, hanno sempre dovuto lottare per ottenere quasi tutti i diritti fondamentali.
Si muovono con goffaggine e si portano sempre dietro il loro doudou. Ti ritrovi a guardare tua figlia e a pensare che passerà un’eternità prima che diventi grande. Eppure in un batter d’occhio ti trovi davanti una figura ibrida, né carne né pesce, con l’apparecchio ai denti, il cellulare in mano e un infinito e snervante repertorio di occhi alzati al cielo...
La vita però ha una grande peculiarità: spesso ci insegna che non possiamo sempre viverla come ci piacerebbe e come crediamo sia possibile...
Sono certa che tutte noi ci ricordiamo dei tempi in cui esistevano forse non più di tre modelli diversi di reggiseno e nessuno di questi si adattava alla perfezione. Così si acquistava il capo, nella speranza che fosse ancora disponibile nella taglia giusta, e tutto il resto veniva letteralmente messo da parte.
Quanta schiettezza priva di freni serve per farmi arrossire? Non molta, o comunque molta meno di quella che credevo. Si prende una focosa terapista sessuale con un ritmo nel sangue mai visto, si aggiungono un paio di forti respiri di pancia e si corona il tutto con un fervore che non avevo mai sperimentato con nessuno specialista di educazione sessuale. Ora vi auguro buon divertimento nella lettura...
Mi piace essere donna, con tutto ciò che comporta. Allo stesso tempo, però, non è facile. Credo che nessun altro argomento sia tanto interessato da stereotipi come l’essere donna, e l’ho notato soprattutto negli ultimi anni. Nata negli anni ’80, sono diventata adolescente negli anni ’90 e cresciuta insieme alle canzoni di Britney Spears, ai consigli del team del Dr. Sommer della rivista Bravo e all’enorme pressione su come sarei dovuta essere da donna...
Empowerment come progetto creativo: vi invito a mandarci le vostre dichiarazioni e citazioni sul tema dell’empowerment. Dovrebbero essere brevi e impertinenti, identificarvi e sbalordirmi. 😊. La citazione migliore sarà pubblicata sui canali di social media di Beldona e il vincitore/la vincitrice riceverà anche una piccola sorpresa...
Il testo completo su questo argomento era già pronto, ma l’ho appena cancellato. Ciò che avevo scritto era anche buono, ma proprio in questo momento stanno affiorando in me delle sensazioni molto più adeguate al tema e che mi piacerebbe condividere con voi. A onor del vero, buttare giù queste righe non è stata impresa facile, almeno per me.